PENSIONI PIÙ LEGGERE CON LA MENSILITÀ DI APRILE

Tutto in attesa del recupero del periodo gennaio-marzo previsto per giugno, dopo la tornata elettorale del prossimo 26 maggio.


Con la mensilità di aprile, l'Inps ha pagato le pensioni con gli importi definitivi del 2019 che sono più bassi di quelli erogati nei primi tre mesi dell'anno. Dal ritocco sono esenti gli assegni di importo fino a tre volte il minimo (1.522,26 euro lordi mensili nel 2018). Il ricalcolo del valore degli assegni è conseguenza del fatto che la legge di Bilancio 2019 è stata approvata negli ultimi giorni di dicembre ed ha stabilito un meccanismo di applicazione dell'inflazione diverso da quello che sarebbe dovuto entrare in vigore dal 1° gennaio 2019 ossia quello previsto dalla legge 388/2000. Per i primi tre mesi dell'anno l'Inps ha comunque applicato la legge 388, poi definiti i meccanismi di ricalcolo previsti dalla legge di Stabilità 2019 si è adeguata con la mensilità di aprile. Quando riconosciuto in più nei primi tre mesi dell'anno verrà recuperato con la mensilità di giugno.






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